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Casi celiachia diagnosticati in Italia

Gli alimenti privi di glutine nascono per soddisfare le necessità dei consumatori con diagnosi di celiachia che, secondo l’indagine di Federconsumatori del 2022, sono attualmente in Italia 233.147, pari al 2% circa della popolazione. Il Ministero della Salute stima però che i casi di celiachia stimati siano più di 400mila, molto di più rispetto a quelli effettivamente diagnosticati.

Distribuzione celiaci per regione nel 2022

Nicchie in espansione

Le vendite al dettaglio hanno registrato un aumento del 42% per la pasta e del 3,6% per i sostituti del pane senza glutine rispetto all’anno precedente. Ciò ha portato a un aumento della spesa (+6%) che dimostra la volontà dei consumatori a pagare di più per i prodotti senza glutine. Contribuendo a tale aumento è anche il Servizio Sanitario Nazionale, che nel 2020 ha speso oltre 209 milioni di euro per sostenere l’acquisto di prodotti senza glutine, pari a circa mille euro all’anno per ogni individuo affetto da celiachia, che ne usufruisce mensilmente.

Le aziende alimentari hanno riconosciuto l’importanza del mercato dei prodotti senza glutine e stanno investendo sempre più in questo settore. In Italia, il valore di mercato dei prodotti senza glutine è stimato essere di 400 milioni di euro, mentre a livello globale vale 1,6 miliardi di dollari e dovrebbe crescere dell’11% entro il 2030. Il mercato dei prodotti senza glutine continua a crescere a causa dell’aumento di casi diagnosticati di celiachia.

L’ingresso di nuove aziende, l’espansione dell’offerta e l’aumento dello spazio a scaffale stanno spingendo il mercato dei prodotti senza glutine con innovazioni e lanci di prodotto, mentre il trend di pani morbidi, cereali, snack e pasticceria surgelata guida la crescita delle vendite nella GDO I produttori di pasta hanno capito che non possono fare a meno del mercato dei prodotti senza glutine e stanno sviluppando nuovi prodotti per soddisfare questa domanda in crescita.

Gli sforzi di innovazione e miglioramento della qualità dei prodotti senza glutine hanno portato ad un miglioramento della loro texture, gusto e tenuta in cottura, rendendoli appetibili non solo per i celiaci, ma anche per coloro che cercano alternative ai prodotti di massa e sono attenti alla loro salute e benessere. Attualmente, ci sono oltre 2.500 prodotti licenziati dal logo della Spiga Sbarrata rilasciato dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC), che ha visto crescere l’offerta del 10% in un anno e ha realizzato oltre 630 milioni di vendite nei supermercati e negli ipermercati.